La Fondazione Teatro della Toscana, realtà in continuo sviluppo artistico, ha annunciato nel corso di una conferenza stampa gli eventi della prossima stagione che andranno in scena al Teatro della Pergola, al Teatro Era, al Teatro di Rifredi e all’ex Cinema Goldoni. Saranno in cartellone opere incentrate su problematiche e temi attuali, con un mosaico di stili, visioni e poetiche che intendono rispecchiare le diverse sensibilità del pubblico, con un panorama degno del miglior teatro italiano e internazionale. Si parte il 4 ottobre con il De profundis di Wilde, affrontato da un Maestro, Glauco Mauri, che ha legato il suo nome alla Pergola come Casa della Poesia, in un allestimento particolare con il pubblico accolto direttamente sul palcoscenico. È poi dedicato a una grande attrice come Eleonora Duse, nel centenario della morte, lo spettacolo in collaborazione con il Lyceum Club Internazionale di Firenze, accompagnato anche da una mostra, con Susanna Marcomeni, per la regia di Antonio Frazzi.
La Pergola apre e chiude nel segno di Eduardo, celebrando il quarantesimo anniversario dalla sua scomparsa con, in apertura, Ditegli sempre di sì: sul palcoscenico i giovani Mario Autore, Anna Ferraioli Ravel, Domenico Pinelli, quest’ultimo anche regista e, in chiusura, con Emmanuel De-Marcy Mota, che mette in scena con la troupe del Théâtre de la Ville La grande magia, una visione francese del testo di De Filippo che debutta in Italia nell’ambito del partenariato tra Firenze e Parigi, nel quadro degli Chantiers d’Europe. Inoltre, nell’ambito dei rapporti tra la Pergola e Onassis Stegi di Atene, Euripides Laskaridis tornerà dopo Elenit a presentare con Lapis Lazuli uno dei suoi spettacoli fiabeschi ed enigmatici.
Si prosegue con un polittico prestigioso: Sonia Bergamasco nella Locandiera di Goldoni diretta da Antonio Latella, Toni Servillo in Tre modi per non morire di Montesano, Stefano Massini nel suo Mein Kampf da Hitler, Filippo Timi nel suo Amleto da Shakespeare, Manuel Agnelli in Lazarus di Bowie e Walsh diretto da Valter Malosti, Alessandro Benvenuti con Falstaff a Windsor di Chiti da Shakespeare, Alessandro Preziosi e Nando Paone in Aspettando Re Lear di Mattei da Shakespeare e Beckett: opere dunque che spaziano da drammaturgie contemporanee a classici universali. Ancora, Gabriele Lavia e Federica Di Martino proporranno Lungo viaggio verso la notte di O’Neill, Renato Carpentieri Sarabanda di Bergman diretto da Roberto Andò, Franco Branciaroli Sior Todero Brontolon di Goldoni diretto da Paolo Valerio, Mariangela D’Abbraccio Zoo di vetro di Williams diretta da Pier Luigi Pizzi, Luca Barbareschi November di Mamet diretto da Chiara Noschese: grandi interpreti per grandi testi, attraverso cui la Pergola si configura come uno spazio di dialogo, anche in questo caso in equilibrio tra tradizione e innovazione. Sarà poi la volta di Michele Placido nel suo Pirandello – Trilogia di un visionario, Geppy Gleijeses nel Fu Mattia Pascal di Pirandello diretto da Marco Tullio Giordana, Neri Marcorè nella Buona novella da De André diretto da Giorgio Gallione, Massimo Dapporto, Fabio Troiano in Pirandello pulp di Erba diretti da Gioele Dix, Enrico Guarneri, Nadia De Luca nella Storia di una Capineradi Verga per la regia di Guglielmo Ferro e, nel Saloncino ‘Paolo Poli’, gli Amori rubati di Dacia Maraini e Federica Di Martino, Edoardo Sylos Labini negli Inimitabili di Crespi, Rocco Papaleo nell’Ispettore generale di Gogol diretto da Leo Muscato, Flavio Insinna, Giulia Fiume in Gente di facili costumi di Marino e Manfredi diretti da Luca Manfredi, Magnifica Presenza di Ferzan Ozpetek, Francesco Pannofino in Chi è io? di Angelo Longoni, che anche attraverso il riso e la comicità, parlano in modo diretto con il pubblico.
Quanto al Teatro Era, esso consolida la fisionomia di “casa del fare teatrale”, con la nascita delle nuove creazioni di artisti come Rocco Papaleo per il Cirano di Santeramo, Stefano Massini, Daniele Finzi Pasca, una serie di spettacoli che avranno una circuitazione tra la Pergola e lo stesso Era, nell’ottica di un consolidamento del ponte regionale tra Firenze e Pontedera.
Anche il Teatro di Rifredi si conferma nel ruolo di centro culturale che, attraverso le creazioni di Angelo Savelli, fa della ricerca sulla drammaturgia e sul sostegno alle nuove generazioni il suo impegno, come dimostra la nuova edizione di Walking thérapie, mentre l’Ex Cinema Goldoni continuerà l’attività di sperimentazione e confronto con il pubblicodegli allievi della Scuola L’Oltrarno diretta da Pierfrancesco Favino, al debutto con la prima assoluta di Tagli di Fausto Paravidino.
Gli spettacoli del Teatro della Toscana si pongono insomma come momento di scoperta e incontro, le sale della Fondazione quale luogo di partenza e “mezzo di trasporto”, con anche un progetto di formazione del pubblico. La destinazione è il viaggio, personale e collettivo, nel tempo e nello spazio dell’emozione. E il 17 luglio, grazie alla collaborazione con Antico Teatro Pagliano e Teatro di Fiesole, gli abbonati del Teatro della Toscana avranno l’opportunità di assistere, a prezzi agevolati, al concerto a Fiesole di Dana Al Fardan, ambasciatrice culturale della Qatar Philharmonic Orchestra (QPO) e tra i talenti creativi pionieristici della sua generazione e del mondo arabo.
Il ricco programma accetta dunque la sfida posta dalla complessità del momento presente, in cui le istanze del contemporaneo si palesano con la forza dei giovani, delle periferie, dei mondi marginali; e come ogni teatro e forma d’arte che si rispetti, il Teatro della Toscana si pone come luogo di verità, strumento d’un mondo dei sogni che ci aiuta a comprendere la realtà.
L'articolo Il Teatro della Toscana annuncia la stagione 2024-25 proviene da Globalist.it.