L’acronimo del movimento BDS sta per Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele: cosa che, secondo Roger Waters, il cantautore australiano Nick Cave ha ignorato, suonando in Israele per la promozione del suo ultimo disco, “Wild God”, e attirando per questo la provocatoria e indignata reazione del collega britannico.
Cave aveva affermato, pur non essendo d’accordo con il governo israeliano, di ritenere il boicottaggio un’azione inefficace e dannosa, e di non voler “usare la mia musica per punire la gente comune a causa degli atti del governo”. Waters lo ha esortato, con toni e immagini forti, a scusarsi con i Palestinesi e a unirsi al movimento BDS, definendo il suo comportamento addirittura “narcisistico e disumano”.
Qualche mese fa Waters, in una intervista a Al Jazeera, si era scagliato anche contro Bono Vox, commentando in maniera negativa la performance del frontman degli U2 a Las Vegas, in cui questi aveva reso omaggio alle vittime israeliane del 7 ottobre modificando anche una strofa di ‘Pride’.
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