L’obiettivo della mostra è ripercorrere l’evoluzione di uno dei movimenti artistici più dibattuti degli ultimi decenni: l’Arte Urbana.
La Street art, che colora le nostre strade ma spesso rimane allo stesso tempo ignota a molti, entra finalmente in un contesto istituzionale: il Palazzo Tarasconi di Parma, diventa protagonista della grande esposizione intitolata “Street Art Revolution”, in scena dal 28 settembre.
L’esposizione esplora come la Street Art abbia stravolto il panorama artistico, infrangendo le regole tradizionali e portando l’arte a contatto diretto con le persone. Questa corrente artistica ha abbattuto le barriere dell’accesso alla creatività: utilizzando i muri delle città, gli artisti hanno reso le loro opere visibili a chiunque, senza distinzione di classe sociale o economica. In anteprima sono state mostrate le immagini dell’allestimento, che accoglie opere di artisti di fama mondiale come Banksy, Keith Haring, Blek Le Rat, Obey, Andy Warhol e molti altri.
Forma d’arte che, inoltre, affronta questioni cruciali come la giustizia sociale, la repressione politica e le disuguaglianze economiche, diventando uno strumento potente per promuovere il cambiamento sociale. Attraverso tecniche innovative e messaggi provocatori, gli street artist sono riusciti a influenzare la percezione collettiva, stimolare il dibattito pubblico e ispirare azioni collettive.
Con la direzione artistica di Luca Bravo e la curatela di Giuseppe Pizzuto, la mostra si configura come un percorso visivo e concettuale che esplora i luoghi e gli artisti che hanno contribuito a plasmare questo fenomeno globale. L’itinerario espositivo si apre con una sezione dedicata ad Andy Warhol, pioniere della Pop Art, la cui impronta sulla Street Art è indiscutibile. Si passa poi a Keith Haring, i cui celebri interventi urbani e i “Subway Drawings” trasformarono le strade e le stazioni della metropolitana di New York in tele pubbliche per l’arte.
Proseguendo nel viaggio, ci si immerge nella New York dei primi anni ’80 con JonOne, una delle figure chiave del graffiti writing, che ha portato i graffiti da Harlem fino a Parigi, trasformandoli da espressione di strada a forma d’arte riconosciuta anche sulle tele. Da qui, l’esposizione si sposta in Europa, dove artisti come Blek Le Rat e Jef Aérosol hanno rivoluzionato le città francesi attraverso l’uso innovativo degli stencil.
Il viaggio espositivo continua con la “European Wave”, ponendo l’attenzione su talenti contemporanei del calibro di D*Face, Invader, Alexandre Farto, alias Vhils, e The London Police, artisti che hanno portato la Street Art a nuovi livelli, sperimentando tecniche inedite e stili distintivi. Tra i protagonisti emergono anche i PichiAvo, che fondono l’estetica classica con l’espressione urbana delle tag, creando un dialogo visivo tra passato e presente.
Non mancano opere di Mr. Brainwash e Pure Evil, che propongono un mix di Pop Art e Street Art, con richiami evidenti al lavoro di Andy Warhol e un forte accento sulla cultura delle celebrità e i suoi risvolti sociali.
Un’intera sezione della mostra è dedicata agli artisti italiani che hanno lasciato un segno significativo sulla scena internazionale. Tra questi spiccano Sten Lex, pionieri della tecnica dello stencil poster, e nomi come Microbo, Bo130, Hogre, Orticanoodles e Biancoshock, le cui installazioni provocatorie hanno contribuito all’evoluzione della Street Art.
La mostra “Street Art Revolution” è realizzata con il patrocinio del Comune di Parma e vede Artuu Magazine come media partner ufficiale.
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