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Un box racconta la storia degli Opus Avantra, gruppo Prog tra avanguardia e tradizione

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di Giordano Casiraghi

Un cofanetto per raccogliere tutti gli album degli Opus Avantra, a cominciare dal primo “Introspezione” del 1974, ed è proprio nell’aprile di quell’anno che il settimanale musicale Super Sound dedica un’intera pagina al gruppo veneto. “Box Collection” contiene anche “Lord Cromwell – Plays Suite For Seven Vices” del 1975, “Strata” del 1989, “Lyrics” del 1995, “Loucos” del 2021, e questi sono gli album. Poi abbiamo i singoli “Il pavone” – “Ah …douleur!”  e “Allemanda” – “Flowers on pride”, quindi i cd “Loucos”, “Live in Tokyo” e “Live Concerts Excerpts”. Box che ha suscitato subito l’interesse dei cultori della musica pop anni Settanta, già venduto in centinaia di copie Giappone e altri paesi extraeuropei particolarmente interessati al genere Prog. In Italia ne hanno subito parlato le riviste di settore come Classic Rock, Vinile, Prog Italia e Ciao 2001, lo storico settimanale che è tornato in edicola da qualche tempo. Il box è stato presentato a Roma alla Discoteca di Stato a luglio e a Napoli all’Università Federico II in aprile, con la presenza di Tony Esposito che aveva partecipato in alcuni lavori del gruppo, quindi alla Fiera del Disco di Bologna e poi a Venezia, ma si prevedono altre occasioni in altre città, a Milano in autunno.

E non poteva però esistere un documento importante senza un libro illustrato a colori dove la storia degli Opus Avantra viene dettagliata. Si comincia con Renato Marengo che è stato ispiratore del gruppo insieme a Giorgio Bisotto e Donella Del Monaco che si erano conosciuti attorno alla rivista culturale “Attuale”. E nella discussione sul da farsi si aggiunge il vicentino Alfredo Tisocco, compositore e pianista che non aspettava altro che inserirsi in una nuova storia musicale. Nell’albo illustrato annesso al box appare una foto che ritrae i tre protagonisti in compagnia di un flautista all’alba dell’uscita del primo album. Avanguardia e tradizione erano le componenti che univano le intenzioni artistiche del trio e quel primo album viene pubblicato dall’etichetta Trident, emanazione dell’agenzia di spettacoli fondata da Maurizio Salvadori e Angelo Carrara. Abituati a muoversi nell’ambito della musica pop avevano da promuovere decine di artisti con tournée prevalentemente nel nord Italia, dai Jumbo a Battiato e De De Lind. A un certo punto decisero di inaugurare un’etichetta discografica che accolse, oltre agli Opus Avantra, anche Semiramis, Un Biglietto per l’Inferno, Dedalus e Trip. La proposta è assai coraggiosa e desta presto l’interesse nella critica e nel pubblico più esigente, per certi versi collaterale a quello che veniva proposta dal gruppo romano dei Pierrot Lunaire. Nel pop di allora occorreva avere idee originali per farsi notare e certamente gli Opus Avantra ne avevano. Si parla di musica elettronca, concreta e totale, di Cage e Stockhausen, e alla registrazione presso gli studi Regson sui Navigli a Milano vengono convocati anche un violinista, un flautista, le percussioni di Tony Esposito con Bisotto e Marengo alla regia di quello che ancora oggi viene ricordato come una delle migliori espressioni del pop italiano anni Settanta. A sigillo della proposta una copertina e servizi fotografici firmati da Umberto Telesco. Non mancano le esibizioni, il Ciao 2001 li annuncia al Palasport di Schio, quindi Padova, Mestre, Treviso e al teatro delle Arti di Roma. Il secondo album non può attendere e “Lord Cromwell” viene registrato negli studi Ariston a Milano da Gianni Prudente. È Alfredo Tisocco a prendere spazio nella costruzione dell’album, la voce di Donella emerge nel singolo “Allemanda”, oltre al pianoforte e tastiere concorrono violino e flauto e stavolta anche chitarra e batteria. Prima del successivo album sia Tisocco che Del Monaco si dedicano a una carriera da solista incidendo svariati lavori ed è solo nel 1989 che viene dato alle stampa “Strata” con testi di Del Monaco e Bisotto e musiche di Tisocco. In effetti l’album era stato preparato per un’uscita discografica con Cramps, già nel 1977. Uscirà invece come Artis, l’etichetta di Alfredo Tisocco che si propone di distribuire tutto il catalogo Cramps con un la voro sulle riedizioni in cd e la preparazione di titoli nuovi ad opera del compianto Gianni Sassi. Se ne parla con documenti e foto nel bel libro illustrato annesso al box. Ed è nel 1995 che esce “Lyrics” con i tre protagonisti del marchio Opus Avantra ancora insieme. Nel 2021 appare un altro album, “Loucos”, con Del Monaco e Tisocco che rendono omaggio a Bisotto, che nel frattempo ha raggiunto altre dimensioni, ma ugualmente partecipa con testo e musica di “Aisha”. La produzione dell’immancabile Renato Marengo e l’ingresso di Alan Bedin con editing e arrangiamenti elettronici. 

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